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20 07 2011 • 
Dieci medaglie, quattro ori, tre argenti e altrettanti bronzi

Si è conclusa ieri la prima edizione dei Mondiali Paraclimb, in programma ad Arco, in concomitanza con il Mondiale Climb.
Tra le dieci nazioni partecipanti e i trentacinque atleti al via nei due giorni di gara, l'Italia ha certamente brillato, portando a casa ben dieci medaglie, con quattro ori, tre argenti e altrettanti bronzi, con Matteo Stefani, del Cus Bologna, già Campione Italiano, che ha conquistato due ori, dominando la sua categoria.

Soddisfazione da parte di Maurizio Marsigli responsabile del Paraclimbing per l'Italia: "Un bilancio più che positivo! Dal punto di vista organizzativo, un mondiale impeccabile, dal punto di vista tecnico è stato fatto un grosso passo in avanti con le nuove e complesse classificazioni. Anche dal punto di vista partecipativo è stato fatto un passo in avanti con dieci nazioni rappresentate e 35 atleti, il grosso è arrivato dall'Italia, Spagna, Austria e Giappone, buona partecipazione della Germania, la Cina in avanscoperta. Gli atleti italiani che potrebbero veramente farcela a livello mondiale sono Matteo Stefani, Matteo Alberghini e senz'altro Silvia Parente se continuerà l'attività. Le potenzialità del Paraclimbing sono enormi, in questo mondiale è stato compiuto il salto di qualità che si sperava anche dal punto di vista della visibilità. Ricordiamo che hanno partecipato i tre italiani vincitori della Coppa del Mondo 2010, Alberghini, Stefani e il sottoscritto. L'Italia, in Coppa del Mondo, si è classificata terza. Ora continueremo l'attività con le prove di Campionato Italiano e poi aspettiamo di sapere dove si disputerà il secondo mondiale. Per quanto mi riguarda, come ho già ufficialmente annunciato ieri, chiudo la mia carriera agonistica a livello internazionale per dedicarmi, visto l'impegno che mi sarà richiesto da qui in avanti, all'attività federale".

Felicità da parte del "cannibale" dei mondiali, Matteo Stefani, appena diciottenne, del Cus Bologna: "Ho cominciato ad arrampicare tre-quattro anni fa, in montagna, e mi è piaciuto fin da subito, mi veniva naturale. Ho frequentato corsi pomeridiani e sono poi entrato nel Cus Bologna. Sono arrivato al mondiale da Campione Italiano della mia categoria, Visual Impairment B1, e sono davvero soddisfatto di come è andata. A livello di prestazione personale forse potevo far meglio, ma quando si vincono due ori non si può che essere contenti. E' una gioia che voglio condividere con tutti, anche con i miei compagni di nazionale che hanno fatto cose importanti in questi mondiali. Dieci medaglie non arrivano certo per caso.
Nei prossimi anni sarà sempre più difficile competere a questi livelli, ma ho ancora grossi margini di miglioramento. Ora punterò forte ai prossimi campionati italiani sia Lead che Speed."