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31 03 2008 • Circa quaranta atleti, i migliori di specialità, hanno partecipato alla prima prova di Coppa Italia Boulder svolta ieri al PalaCus di Bologna, mancavano solo Jenny Lavarda e Christian Core perché impegnati nella preparazione delle gare di Coppa. Deus Ex Machina del tutto, niente meno che il Ct della nazionale Giovanni Cantamessa che commenta in questo modo la gara: "La nostra struttura presenta dei blocchi molto vari dove è possibile tracciare stili totalmente diversi, dalla placca appoggiata al tetto, penso che agli atleti siano piaciuti. Ottimo il lavoro dei tracciatori Mario Prinoth e Riccardo Scarian che hanno proposto dei problemi abbastanza equilibrati, un po' più facili quelli della semifinale femminile che hanno visto 5 ragazze pari merito. Fra i maschi bella e non inaspettata la vittoria di Michele Caminati, atleta titolare della Squadra Nazionale che ha risolto tutti i blocchi a vista tranne uno. Se lo scorso anno non fosse stato fermato da un infortunio ci avrebbe fatto vedere ottime cose, ma io credo che il meglio ce lo farà vedere quest’anno perchè, nonostante un'intensa attività su roccia, ultimamente ha deciso di fare sul serio con le gare, tanto da essere rapidamente diventato un atleta di punta della Squadra. Stefano Ghidini, giunto 2° e spareggiato solo per il numero di tentativi, conferma di essere il più forte fra gli atleti più longevi. Da Gabriele Moroni potevamo aspettarci un en plein ma la mancata comprensione di un paio di blocchi lo ha relegato, si fa per dire, sul gradino più basso del podio. Un plauso anche ad Alessandro Gandolfo, 4° e spareggiato con Moroni sui tentativi. Ma la sorpresa più bella è stata quella fornita dai giovani, anzi, giovanissimi talenti emergenti, ottima linfa per la Squadra Nazionale dei prossimi anni. Non parlo tanto del pur bravissimo diciannovenne triestino Manuel Coretti, 5° dopo essere stato 1° al termine della semifinale, quanto del quindicenne torinese Stefano Ghisolfi e del quattordicenne biellese Niccolò Ceria, rispettivamente 7° ed 8° Alle loro spalle un altro triestino molto forte e in crescita, il ventunenne Gabriele Gorobey. Da segnalare la mancata finale per un solo tentativo del titolare della Nazionale Lucas Preti, non ancora in piena forma in attesa dell’inizio della Coppa del Mondo.
Fra le ragazze la cuneese Elena Chiappa, chiudendo tutti i blocchi, torna alla vittoria dopo l’exploit di quasi due anni fa a Campitello e conquista la testa della CNP scalzando la n° 2 della Squadra Nazionale, quella Roberta Longo qui solo 4° per un solo tentativo alle spalle della torinese Claudia Battaglia e di un’altra giovane terribile quale la sedicenne triestina Cassandra Zampar.
Purtroppo una distorsione alla caviglia in isolamento ha privato della finale la roveretana Sara Moranti. Le auguriamo di cuore un pronto ristabilimento, sapendo quanto soffre lontano dalle gare.”

Le impressioni della vincitrice, Elena Chiappa, 25 anni di Cuneo, associata alla Sportica Pinerolo: “Quest’anno c’è una novità nel regolamento che prevede, nel punteggio finale, sia il numero dei blocchi sia i tentativi. Si tiene conto, inoltre, sia della semifinale sia della finale. Questa nuova formula è molto stimolante perché porta a non risparmiarsi mai. Cinque atlete hanno fatto tutti e sei i blocchi al primo tentativo. C’è da dire che tra le donne c’è una crescita importante verso l’alto. La struttura di Bologna era molto spettacolare con dei profili molto belli. La gara si è giocata tutta sul quarto e quinto blocco, i più difficili. Non credevo di vincere anche perché le mie colleghe come la Battaglia, la Longo e la Zampar hanno molta più esperienza di me. La difficoltà maggiore, in questi casi, è mantenere la concentrazione e crederci fino alla fine. Sono molto in forma in questo momento perché ho appena vinto il circuito piemontese di Boulder. Per il futuro, mi piacerebbe fare qualche prova di Coppa del Mondo e migliorarmi nelle prove nazionali”.