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01 09 2008 • 
L’emozione ha avuto la meglio sui giovani atleti italiani che nelle due giornate di gare finali non sono riusciti ad esprimersi come nelle fasi di qualificazione. Un bronzo, ad ogni modo, ha il suo valore, anche se ci si aspettava di più vista l’ottima partenza.
ìEcco le riflessioni del tecnico della nazionale giovanile Carlo Beltrame: “Torniamo a casa da Sydney con una medaglia di bronzo, felicissimi per il risultato e soprattutto per Alexandra Ladurner, puntuale nel cogliere i risultati importanti. Un po’ di amaro in bocca per il mancato podio di Stefano Ghisolfi, 5° al termine di una finale che lo ha visto comunque tra i protagonisti. Quinto anche nella velocità, dietro agli specialisti russi. Lasciando i bilanci ai prossimi giorni, passiamo alla cronaca della penultima giornata. La semifinale qualifica tre atleti Italiani su sei: Stefano Ghisolfi, che chiude la sua via con un top insieme ad altri 4 atleti, Alexandra Ladurner, 3a dietro ai top di una statunitense e la solita Johanna Ernst e Manuel Coretti che si ritrova in finale con i migliori atleti del mondo quali Schubert, Stranik, il Coreano Min e l’Ukraino Dzyubyak. Non riescono a vincere l’emozione invece Manuela Valsecchi e Rudi Moroder, caduti molto presto nella loro via di semifinale, mentre Marcello Bombardi, pur cadendo alto non va oltre un 16° posto che gli preclude l’accesso alla finale. Veramente un peccato per Rudi e Manuela, quest’ultima con reali possibilità di entrare in zona medaglia sia per lo stato di forma che per come aveva arrampicato nelle vie di qualifica.
E siamo alle finali. Manuel scala bene e ottiene un 8° posto dietro ad atleti irraggiungibili come l’Austriaco Schubert e il Ceco Stranik, togliendosi la soddisfazione di avere alle spalle fortissimi atleti quali l’Ukraino Dzyubyak, l’Americano Sewell ed il Russo Shakov. Scala benissimo, forse meglio di tutti, Stefano, almeno fino alla fine dello strapiombo da dove esce più lucido di tutti i suoi avversari facendo ormai sperare in un incredibile top. Trova il tempo anche per sghisare, ma poi pasticcia sui movimenti finali della placca, lanciando quando non dovrebbe. Si ritrova 5° alle spalle di Ondra, unico a fare top, l’Austriaco Rudiger, lo Statunitense Bautista e l’Inglese Stocking.
Cosa dire di Alexandra, splendida terza dietro a Johanna Ernst e la Svizzera Choong. Difficile per lei questo mondiale nel quale e’ arrivata in non perfette condizioni fisiche. L’abbiamo vista vibrare su tutte le prove ma al tempo stesso dimostrare una caparbietà ed una volontà di restare incollata alle prese che solo un’atleta con un’elevata maturità agonistica e’ in grado di fare. Questo bronzo di Sydney vale forse di più dell’argento conquistato ad Ibarra lo scorso anno, in condizioni fisiche sicuramente migliori.
I mondiali si concludono con le fasi finali della velocità in cui si erano qualificati Stefano Ghisolfi e Marcello Bombardi. 9° posto per Marcello e ancora 5° posto per Stefano, sfortunato questa volta per essersi ritrovato negli ottavi con il primo e quindi ad essere eliminato, pur fermando il cronometro su un tempo che lo avrebbe portato sul podio se il confronto diretto fosse avvenuto con gli altri avversari.
Consueto scambio delle maglie e festa finale per un evento che, per organizzazione e partecipazione (310 atleti presenti), rappresenta un altro significativo passo in avanti nella diffusione di questo sport. Grazie agli sforzi di molti – atleti, dirigenti, società sportive – la nostra non e’ stata una partecipazione di facciata, ma con delle reali aspettative, che ha raccolto tra l’altro le congratulazioni della Federazione Internazionale".
Ora restiamo in attesa del ritorno degli atleti e del presidente Ariano Amici per raccogliere direttamente da loro tutte le emozioni vissute in questo mondiale.

Alexandra Ladurner in azione